LEGGENDE DUBBIONESI

LE MASCHE

Molte leggende piemontesi parlano della masche e anche nella nostra zona sono fioriti molti racconti su tale argomento.

Soprattutto vi sono molte leggende nella tradizione del vallone di Gran Dubbione e, tra queste, vi � una storia ambientata a Tagliaretto.

Un giovane che tornava da un incontro amoroso con la sua bella -cos� scrive Silvio Berger su "La Valaddo"- si trov� davanti due maiali neri dagli occhi infuocati (erano in realt� masche!!!).

Il giovane non si perse d'animo e con un coltello fer� uno dei due animali ad una zampa. Le due masche fuggirono nel buio della foresta.

L'indomani una giovane che egli conosceva si present� da lui con il braccio fasciato. Gli rivel� di essere una strega come sua sorella, in grado entrambe di trasformarsi in animali, e di averlo affrontato perch� entrambe innamorate di lui da lungo tempo.

Il giovane promise di non rivelare la loro identit�, in cambio di un fazzoletto di seta all'anno, che egli avrebbe regalato alla sua sposa.

LA LONTRA

Nel rio Gran Dubbione, dove l'alveo forma grossi e profondi tornanti, sarebbe sopravvissuto fino agli anni '40-'50 qualche esemplare di lontra, animale poi scomparso per la caccia a cui era sottoposto; fino ad allora, infatti, la lontra era classificata come animale nocivo.

Come si pu� immaginare, tale animale, pur essendo piuttosto elusivo, era ben conosciuto da chi abitava nei pressi di un corso d'acqua. Non doveva godere per� di grossa considerazione, perch� con "lundria" in lingua piemontese � indicata la donna di facili costumi e infedele. Ancora oggi a Dubbione alcuni uomini ricordano come, da piccoli, avessero visto o solo intravisto questo animale sulle rive del rio.

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